[Mi è sempre piaciuto parlare con le persone, anche appena conosciute, sapere come vivono, cosa pensano ed immedesimarmi nelle loro esistenze. Vivo sempre cercando di trovare il lato positivo delle esperienze e cercando di imparare dalle vite degli altri.
E’ per questo che ho deciso di intervistare delle donne libere professioniste che stanno facendo insieme a me Boutique Business, il percorso ideato da Gioia Gottini per sviluppare il proprio business.
Ho deciso di intervistarle per capire come vivono (o hanno vissuto) il loro rapporto con il fisco. Per capire quali sono state o quali sono le loro più grandi paure e quali sono invece le loro conquiste e soddisfazioni.
“Un anno di vita è sempre qualcosa di compiuto. Accadono spesso fatti negativi che mai si ripeteranno uguali. Ma, nel corso della nostra esistenza, quegli stessi fatti che ci hanno ferito, o solo fatto un po’ soffrire, potranno tornare a ripetersi sotto altre forme, in altre situazioni, e se la prima volta abbiamo saputo affrontarli ci faranno soffrire di meno.” – Luisa May Alcott – Piccole Donne]
Come ti chiami?
Ciao, mi chiamo Roxana Degiovanni
Che lavoro fai?
Sono una grafica e web designer. Offro un servizio un servizio integrale di comunicazione visuale che può partire dalle realizzazione della Brand Identity (partendo da un logo) fino ad arrivare alla realizzazione di siti web del tuo business. Aiuto alle persone a far brillare il loro business attraverso un’immagine accattivante e professionale.
Hai una partita iva? Se si, da quanto tempo?
Si, da quasi 5 anni.
Mi racconti qualcosa del tuo rapporto con il fisco? Che tipo di storia è?
La mia storia sicuramente è la storia di tante persone che per inserirsi nel mondo del lavoro hanno dovuto aprirsi una partita Iva. Nel mio caso, quando sono arrivata a vivere qui in Italia (sono Argentina e abito qui da 6 anni) all’inizio ho trovato una persona con cui collaborare e mi aveva consigliato il suo commercialista che mi ha fatto fare diversi errori contabili. Sono stata consigliata malissimo e così mi sono data da fare per cercare un altro commercialista (attuale), che a mio avviso è una persona onesta e molto competente e mi ha fatto risolvere il problema. La cosa positiva era che ha compreso subito la mia situazione e le mie necessità e ha cercato la soluzione migliore per me.
Nel frattempo ho trovato un cliente che mi ha chiesto di aprire la partita Iva e lavorare con lui. In questo modo, però, non ho mai avuto il tempo di cercare i miei ulteriori clienti. Dopo che sono stata “licenziata” a causa della crisi, ho ripreso finalmente il mio lavoro in proprio e adesso mi rimane poco per decidere a quale regime passare, visto che adesso sono nel regime dei minimi.
La mia storia è un po’ particolare, ma in realtà non ho paura del fisco, credo per adesso di aver pagato il giusto, e credo che il mio commercialista sia una persona seria e disponibile ad aiutarmi e a non farmi fare dei pasticci.
Quali sono state o quali sono i tuoi più grandi traguardi o soddisfazioni raggiunte?
Sono in un momento di trasformazione, per questo motivo sto seguendo il corso che stiamo facendo insieme per cercare di crescere a livello professionale ed economico. Il mio obbiettivo di quest’anno era superare lo stipendio che avevo come “dipendente” del mio unico cliente.
Quali sono o quali sono state le tue più grandi paure? Come le hai risolte?
Le mie paure erano maggiori all’inizio della mia attività, mi sono fidata del mio nuovo commercialista e abbiamo risolto il problema. Quando non capisco veramente quello che devo fare chiedo alla ragazza che mi segue oppure quando si tratta di cose molto tecniche parla direttamente mio marito che se ne intende meglio di me. È una questione (per adesso) di fiducia.
C’è qualche tema particolare o qualche cosa specifica che non sapevi e che hai imparato?
Si, praticamente ho dovuto imparare come funzionano le cose qui in Italia, mi sono passata delle ore nell’ufficio del mio commercialista ascoltando tutto quello che mi diceva. Questa credo sia una delle cose più importanti, trovare un commercialista a cui poter chiedere un appuntamento e che abbia voglia di spiegarti e di capire la tua situazione particolare e offrirti delle soluzioni adatte al tuo caso in specifico.
Cosa ti sentiresti di suggerire a chi “deve fare il grande passo” di intraprendere una attività imprenditoriale da freelance?
Che si può fare, ma bisogna essere ordinati e precisi con i numeri e i conti, devi capire qual è il tuo vero guadagno (non puoi spendere tutto quello che incassi perché una parte è per pagare le tasse, questo l’ho imparato dai miei genitori che hanno gestito un negozio per più di 40 anni), di non pensare in risparmiare nel commercialista e di sceglierlo in base alle esperienze di persone della tua fiducia. Credo sia un paese fiscalmente difficilissimo dove i piccoli sono quelli che facciamo più fatica ad andare avanti, che le tasse sono altissime, ma bisogna cercare di fare il meglio per il proprio business e non trascurarlo a livello amministrativo.
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