17 Ott 2018

Flat tax a 65.000 euro: limite o opportunità?

Accettare clienti, incassi, lavori nuovi e spingere il proprio business oppure no?

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 15 ottobre 2018, il decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2019.

Tra le disposizioni di carattere fiscale contenute all’interno dei provvedimenti arriva la flat tax per partite IVA e piccole imprese.

La sostanza dell’intervento è questa:

 

un regime forfetario “allargato”, con l’innalzamento del limite degli incassi dagli attuali 25.000/30.000/40.000/50.000 (a seconda del codice Ateco) ad euro 65.000.

 

Su come funziona il regime forfetario ho scritto diversi post, li trovate tutti raggruppati qui:

http://carlottacabiati.com/?s=forfetario

 

Le modifiche previste dal collegato alla Legge di Bilancio ora prevedono che la tassazione al 15% venga applicata al reddito determinato con criteri forfetari per imprenditori e professionisti con ricavi inferiori ad euro 65.000.

Ora le perplessità sono molteplici.

Per me e per i miei clienti.

Il regime forfetario è invitante.

Non c’è IVA.

C’è l’imposta sostitutiva di IRPEF, IRAP, ADDIZIONALI.

Gli obblighi fiscali e contabili sono pochi (= il commercialista costa meno, molto meno).

Io, però, mi chiedo, ha davvero senso cercare di restarci dentro?

Questa mattina ne parlavo con una cliente che è proprio in questa situazione paradossale.

Il suo business è in pieno sviluppo, ha lavorato tutto l’anno allo studio e ricerca di nuovi progetti e ora li ha messi in vendita.

I suoi incassi sono al limite del nuovo valore.

“E adesso? Cosa faccio?”, mi ha chiesto.

“Ecco, adesso sono depressa”, mi ha scritto, “mi cambia la previsione di tutte le attività di Dicembre”.

Già.

La perplessità è proprio questa.

Imprese che non possono più crescere perché se aumentano il fatturato vanno oltre la soglia e vengono bastonate?

Questa storia è la stessa, certamente, che abbiamo già vissuto anche quando il limite era 30.000 euro. Ma adesso il limite è molto più alto.

E, personalmente, ha tutto un altro valore.

E allora che fare?

Non è solo una questione di convenienza strettamente economica, è una questione di capire cosa fare del proprio business.

Le aggregazioni svaniranno perchè non ci sono incentivi.

“Anche noi stiamo valutando di non crescere più!” … ma è davvero questo che vogliamo?

Così è come smettere di volare.

 

Articoli correlati

Regime forfettario 2024: i requisiti (parte seconda)

Regime forfettario 2024: i requisiti (parte seconda)

Regime Forfettario 2024: sei prontə?   Con l’anno 2023 che ormai si è chiuso, è fondamentale fare una rapida verifica per assicurarsi di rispettare i requisiti del regime forfettario nel 2024.   Nello scorso articolo abbiamo visto qual è...

Regime forfettario 2024: i requisiti (parte prima)

Regime forfettario 2024: i requisiti (parte prima)

Regime Forfettario 2024: sei prontə?   Con l'anno che ormai volge al termine, è fondamentale fare una rapida verifica per assicurarsi di rispettare i requisiti del regime forfettario nel 2024, secondo la Legge n. 190/2014. 💼   Requisito...

Bonus psicologo 2022: a chi spetta e come richiederlo

Bonus psicologo 2022: a chi spetta e come richiederlo

Considerato l'aumento delle condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica a causa dell'emergenza pandemica e della conseguente crisi socio-economica è stata prevista l'erogazione di un contributo per sostenere le spese per le...

Carlotta Cabiati

Carlotta Cabiati

Commercialista e Business Coach

Ti aiuto a costruire il lavoro e la vita che vuoi, tenendoti per mano e sedendomi accanto a te, con strumenti e consigli per aumentare la conoscenza e competenza del tuo business.
Conosciamoci meglio

3 Commenti

  1. annickina

    Il regime forfettario ci consente di provare a lanciarci nel mondo dell’imprenditoria senza troppe spese fiscali, ma non lo vedo come un regime permanente….

    Spendo tanto di formazione ad esempio, e non posso detrarle. Quelle, o qualsiasi altra spesa. Viaggio per lavoro. Organizzo formazioni residenziali per le quali ho dei costi alti che non posso detrarre, e in più, sui quali pago le tasse, visto che sono compresi nei soldi che mi pagano i partecipanti.

    Il regime forfettario non è il massimo ma sicuramente questo nuovo limite dei 65,000 euro ci da la possibilità di crescere abbastanza per poter valutare se uscire o meno. La decisione diventa una SCELTA e non un obbligo.

    Rispondi
  2. stefano samori

    65mila di fatturato tolto inps e irpef, se riesci a contenere i costi che non puoi scaricare perché già compresi nel regime, ti rimane una bella cifra.
    Azzardo un 70% di netto (libero prof) sono €48750 anno cioè €4062/mese.
    Se raggiungessi questo importo in poco tempo…che dire, mi fermo e poi faccio altro.

    Rispondi
  3. Federica

    Buongiorno dottoressa! Un nostro cliente che da un paio di anni ha come attività la vendita di moto usate, e quindi adotta il regime del margine, potrebbe per il 2019 passare al forfettario secondo Lei? La ringrazio molto.
    Buona giornata
    Federica

    Rispondi

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *