Oggi mi trovate su C+B. Ho scritto un post su come funziona il ravvedimento operoso, un istituto fiscale utile in caso di violazioni tributarie dovute ad errori o omissioni. So che è un “tema caldo” e voglio che sappiate che esiste e come si utilizza .
La nostra vita è fatta di scadenze. E, soprattutto, di scadenze di pagamento. L’assicurazione, la rata del mutuo della casa, le bollette, le rette della scuola dei figli, il canone Rai, la tassa sui rifiuti… E come se non bastasse, visto che siete imprenditori, dovete anche ricordare tutta una serie di pagamenti relativi alla vostra attività: l’Iva, i contributi Inps, le ritenute d’acconto, l’imposta sostitutiva, l’Irpef, l’Irap, ecc. Aiuto!
L’articolo che ho scritto vuole in qualche modo tranquillizzarvi relativamente alle violazioni di natura tributaria che potete commettere e che sono causate da errori o omissioni.
Vi spiego chi può usufruire del ravvedimento, quando si ritiene correttamente effettuato, per quali violazioni può essere utilizzato, quanto costa e come si paga.
Spero di essere stata chiara ed esaustiva e, se avete dei dubbi, scrivetemi pure qui nei commenti: nessuna domanda è mai stupida o superflua!
Ecco il link all’articolo.
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