Potevo io lasciarvi senza il mio post di fine Anno?
No, quindi eccomi qui!
Prima di iniziare a stappare bottiglie di Champagne (fatelo anche per me, please, che quest’anno mi sono beccata una bella bronchite arrivata giusto in tempo per le feste) vi do’ qualche consiglio per evitare di trovarvi il primo dell’anno con delle belle sorprese.
Innanzitutto, se siete in regime fiscale forfettario, la Legge di Bilancio approvata dalla Camera e in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ha confermato tutte le misure previste dalle bozze e di cui avevo già scritto nei post precedenti.
La strana, e infinita, storia del regime fiscale forfettario
In sintesi, gli aspetti principali da verificare entro domani, per potere accedere al regime agevolato anche nel 2020, sono questi:
- i compensi incassati dal 1/1/2019 al 31/12/2019 devono essere inferiori a 65.000 euro
- le spese per lavoro accessorio, per lavoratori dipendenti e collaboratori devono essere inferiori a 20.000 euro
- il reddito lordo da lavoro dipendente o assimilato percepito nel 2019 deve essere inferiore a 30.000 euro
Se anche una sola di queste verifiche non dà esito positivo, allora dal 1 gennaio 2020 si entrerà nel regime fiscale ordinario.
Restano, invece, fermi tutti gli altri requisiti introdotti a dicembre 2018 con la precedente legge di bilancio:
- non ci si deve avvalere di regimi speciali iva
- si deve essere residenti (salvo eccezioni)
- non si può essere soci di società di persone, associazioni o imprese familiari
- non si può essere soci di controllo (diretto o indiretto) di srl che esercitano attività riconducibili a quelle svolte con la propria p.iva
- non si può esercitare l’attività prevalentemente nei confronti dei datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano in corso nei due precedenti periodi di imposta
Ci sono infine altre due novità.
- per l’acquisto di beni strumentali nuovi, è stato previsto un credito di imposta, che è andato a sostituire il super e l’iperammortamento.
- se sei in regime forfetario e decidi di emettere fatture elettroniche, anche se non obbligato, puoi usufruire della riduzione dei un anno dei termini di decadenza dell’accertamento, cioè fino al 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione (per l’anno 2020, ad esempio, con dichiarazione presentata nel 2021, il termine diventerebbe il 31/12/2025).
Nei prossimi giorni vi aggiornerò anche su tutto il resto, per ora vi auguro un fine 2019 meraviglioso e un 2020 con tantissimi incassi!
Mandatemi le foto dei vostri brindisi di Capodanno e taggatemi su IG!
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