Ed eccoci qui, con l’ultimo post relativo al regime fiscale forfetario.
Parliamo di operazioni con l’estero, anche alla luce della recente circolare che l’Agenzia delle Entrate (la n. 10/E del 4 aprile 2016) ha scritto sull’argomento.
Il nuovo regime non prevede, come i precedenti regimi agevolati (es. regime dei minimi), l’esclusione dei soggetti che effettuano operazioni con l’estero e, in particolare, esportazioni ed operazioni assimilate, nel presupposto che la peculiare tipologia di operazioni non rappresenta di per sé indice di un’attività di maggiori dimensioni, incompatibile con il regime forfetario.
Al contempo la normativa rinvia alla disposizioni del DPR n. 633 del 1972 (Decreto Iva) ai fini dell’individuazione della disciplina da applicare in caso di effettuazione di importazioni, esportazioni od operazioni assimilate.
Vediamo allora quali sono le particolarità delle possibili operazioni effettuabili:
- cessioni di beni intracomunitarie
Sono considerate alla stregua delle vendite effettuate in Italia, per esse quindi l’IVA non viene evidenziata e addebitata in fattura.
Tale aspetto dovrà essere evidenziato però con la dicitura: “tale operazione non costituisce cessione intracomunitaria ai sensi dell’art. 41, comma 2-bis del D.L. 30 agosto 1993 n.331” e il contribuente non sarà tenuto ad iscriversi alla banca dati VIES e non sarà neanche tenuto alla compilazione degli elenchi Intrastat.
- acquisti intracomunitari
Non vengono considerati come tali se l’ammontare complessivo di tali acquisti, effettuati nell’esercizio precedente, non ha superato i 10.000€ . L’ammontare degli acquisti va considerato al netto dell’IVA e al netto degli acquisti di mezzi di trasporto nuovi e degli acquisti di prodotti soggetti ad accisa.
Al pari di quanto detto sopra, per tali acquisti non è previsto l’obbligo ad iscriversi alla banca dati VIES né di compilare gli elenchi Intrastat e l’IVA viene assolta dal venditore nel paese di origine.
Quando invece tali acquisti superano il limite di 10.000€ il contribuente dovrà iscriversi al VIES, dovrà provvedere alla compilazione dell’elenco Intrastat e dovrà integrare la fattura rilasciata dal venditore con l’aliquota dovuta e la relativa imposta, che dovrà versare entro il 16 del mese successivo.
- prestazioni di servizi ricevute da soggetti non residenti o rese ai medesimi
Nel caso di acquisti di prestazioni di servizio intracomunitarie, l’IVA è sempre assolta in Italia, senza che a tal fine il legislatore abbia fissato una soglia minima (come per gli acquisti di beni). Il contribuente che acquista servizi intracomunitari e che applica il regime forfetario è soggetto ai medesimi adempimenti previsti con riferimento agli acquisti intracomunitari di beni per importo superiore a 10.000 euro.
Nel caso di prestazioni di servizio rese ad un committente, soggetto passivo d’imposta (cioè con partita iva), stabilito in un altro Paese Ue, va emessa fattura senza addebito di imposta ai sensi dell’articolo 7-ter del D.P.R. n. 633 del 1972 e compilato l’elenco Intrastat delle prestazioni di servizio rese.
- importazioni, esportazioni ed operazioni ad esse assimilate
Come già anticipato, effettuare esportazioni non costituisce più motivo di preclusione all’accesso e/o permanenza nel regime forfetario e alle suddette operazioni si applicano gli articoli 8, 8-bis, 9, 67 e seguenti del DPR 633 del 1972, fermo restando l’impossibilità di avvalersi della facoltà di acquistare utilizzando il plafond ai sensi dell’ 8, comma 1, lettera c) e comma 2 del medesimo decreto (comma 58, lettera e)).
Come sempre, se avete dubbi o domande in merito scrivetemi nei commenti ai post o mandatemi una mail: sarò felice di rispondervi!
prestare un servizio di guida turistica per agenzia di viaggi con base a Londra (quindi all’estero) prevede quali diciture sulla fattura con forfettario? devo apporre la marca da bollo? grazie
Ciao Ivana,
la marca da bollo è alternativa all’iva, quindi devi applicarla per le fatture di importo superiore a 77,47 euro.
Ciao
Carlotta
Salve! sono un’artigiana tessile in regime forfetario. Vorrei sapere per favore se mi è possibile vendere miei prodotti emettendo fattura (quindi a rivenditori, non privati) negli Stati Uniti. Grazie!
Ciao Marianna,
si, certo, è possibile per te vendere negli Stati Uniti.
Buona giornata
Carlotta
Salve, ho appena aperto partita iva in regime forfettario e devo effettuare acquisti in ue, il commercialista mi ha detto di richiedere normale fattura al negozio on line. Nel sito però appare l’avviso che se sono una partita iva intracomunitaria non mi verrà addebitata l’IVA.
In questo caso non è errato considerato il mio regime? Io dovrei pagare regolarmente l’IVA al pari di un privato, giusto? Altrimenti penso, dovrei integrare l’iva versandola qua.
Corretto?
Quindi come devo comportarmi per gli acquisti on line? Se inserisco partita IVA comunitaria (ITxxxxxx) in automatico non mi addebitano iva? Nel form devo compilare sia campo P.Iva italiana che comunitaria.
Altrimenti posso comprare da privato facendomi fare fattura con codice fiscale?
Spero di essere stata chiara…. sono ai primissimi passi nel mondo del fisco e ho una gran confusione in testa!
Grazie in anticipo….
Buon giorno,
sono un contribuente regime forfettario inizio attivia’ 2016. Ho effettuato un acquisto dall’ Olanda . la fattura non riporta l’Iva , devo presentare il modello Intra ? devo versare l’iva sulla fattura ?
grazie
Ciao Martina,
si, purtroppo si, se si tratta di acquisto di servizi.
Buon pomeriggio
Carlotta
Salve scusi, una domanda, se io volessi sviluppare software per conto di qualcuno che vive all’interno dell UE (ma non in italia), come devo fare la fattura da dare al commercialista? (sono regime forfettario).
Per le prestazioni di servizi rese a un non residente in Italia si emetterà fattura secondo e regole ordinarie e, quindi, in generale, in art. 7 ter del dpr 633/72. Ciao
Salve, ho prestato una consulenza in ambito musicale in Spagna a luglio, presentando fattura da 1000€ senza IVA e bollata. Devo fare un’autofattura? da quanto ho capito devo solo compilare l’INTRASTAT che ho scaricato dal sito delle dogane, ma quale sezione si compila? grazie e saluti
Mario ciao,
da quanto scrivi non si capisce in quale regime sei quindi non mi è possibile darti una risposta.
Il modello Intrastat in ogni caso poi deve essere inviato tramite un intermediario abilitato in forma telematica. A presto. Carlotta
Salve Dottoressa! Ho una partita Iva a regime forfettario come consulente marketing, gestisco alcuni siti web in cui, a pagamento, pubblico articoli pubblicitari per conto terzi. L’altro giorno mi è arrivata una richiesta da parte di una azienda tedesca che sta lanciando un sito internet in Italia, di poter avvalersi di questo servizio. Quale procedura dovrei seguire per poter correttamente fatturare le poche decine di euro che abbiamo pattuito come prezzo? Glielo chiedo perchè se vien fuori che occorre fare procedure impegnative lascio perdere direttamente e lo faccio gratis. La ringrazio intanto per il post che mi ha chiarito vari dubbi
Ciao Luca,
se fatturi ad un cliente tedesco con p.iva i tuoi servizi devi applicare le regole ordinarie iva e quindi applicazione dell’art. 7-ter del DPR 633/72 e presentare il modello Intrastat.
Ciao a presto
Carlotta
Ciao Carlotta,
Innanzitutto complimenti per il tuo sito, sono imprenditrice anch’io e so tutto il lavoro che ci sta dietro.
Purtroppo questo è il secondo commento che scrivo, visto che il primo è andato perso quando ho cliccato su “pubblica commento “.. Si è interrotta la connessione è ho perso tutto.
Allora, ecco di nuovo la mia storia. Sto per lanciare il mio nuovo corso online a soggetti privati, residenti fuori UE.
Durante quest’anno, mentre preparavo questo corso, ho lavoricchiato di qua e di là, con ricevute per prestazioni occasionali, e manca poco per raggiungere il tetto dei 5000 euro.
Con il nuovo corso che dovrebbe iniziare a metà settembre, le mie domande quindi sono:
– Continuo a emettere ricevute come per le prestazioni occasionali ai miei clienti?
– Quando supererò i 5000, basta iscriversi all’INPS e pagare i contributi sull’eccedente, o sono OBBLIGATA ad aprire la partita IVA?
– Vale la pena aprire la partita IVA a settembre o è meglio aspettare l’anno prossimo con eventuali cambiamenti al regime dei minimi?
Sarò in viaggio all’estero per ancora qualche mese e quindi sei l’unico modo per me di avere queste risposte.
Ti ringrazio in anticipo per la risposta.
Buona giornata!
Ciao Annick,
grazie mille per i complimenti, mi fanno molto piacere!
Se la tua attività è ancora occasionale puoi continuare ad emettere ricevute e se superi i 5.000 iscriverti all’Inps gestione separata.
Se invece ritieni che la tua attività non sia più occasionale, ma bensì organizzata e strutturata, puoi pensare all’apertura della p.iva. Dal 2016 puoi utilizzare solamente il regime fiscale forfetario, salvo novità della Legge di stabilità.
Buona giornata
Carlotta
Sono nel regime forfetario.
Acquisto via internet beni usati da vari medici tedeschi.
I medici in Germania, a quanto pare, non hanno obbligo di partita IVA.
Le ricevute che mi inviano (quando lo fanno) non contengono mai un n. di Partita IVA per la ragione di cui sopra.
Difficile anche farsi comunicare dai venditori data e luogo di nascita.
Come dovrei comportarmi quindi per essere in regola?
Grazie
Ciao Enzo,
il tuo è un quesito particolare. Bisognerebbe verificare con attenzione il regime di questi medici e a che titolo di vendono i loro beni.
Se vuoi ne parliamo, mandami una mail.
A presto
Carlotta
Salve, devo aprire un’attività di ecommerce in regime forfettario, per vendita di beni immateriali (software).
Sia i miei acquisti che le mie vendite saranno effettuate in gran parte negli USA.
Potresti dirmi x favore come dovrei comportarmi in entrambi i casi ai fini Iva e quale dicitura mettere nelle fatture emesse?
Grazie mille!
Ciao Francesca,
scrivimi una mail a cc@carlottacabiati.com e valutiamo insieme l’apertura attività.
Grazie
Carlotta
Ciao Carlotta,
Sono una traduttrice freelance con p. iva aperta nel 2014 nel regime dei minimi. Ho effettuato un acquisto intracomunitario di poco meno di 700 euro (la mia p. iva è iscritta al VIES) da un’azienda irlandese (con p. iva irlandese). Si tratta di un software, un programma che ho installato sul pc.
Ho ricevuto la loro fattura con importo senza IVA e mi chiedo: anche se opero nel regime dei minimi, devo versare l’IVA sull’acquisto effettuato?
Grazie di cuore per la tua disponibilità, sei un faro! <3
Ciao Roberta,
si, devi versare l’iva anche sull’acquisto di software, ahimè.
Buon pomeriggio!
Carlotta
Ciao Carlotta,
io avrei una domanda: per effettuare operazioni di importazione (in particolare di generi alimentari da Paesi extra-UE) si può usufruire del regime forfettario oppure no?
Scusa se magari hai già risposto a questa domanda e mi è sfuggito.
Grazie mille in anticipo per la disponibilità.
Annalisa
Ciao Annalisa,
direi che non ci sono divieti in questo senso. Buona giornata
Ho una ditta che acquista vini dal Sud Africa che ho inserito nel nuovo regime forfettario, essendo il Sud Africa un paese extra ue sarà la mia cliente esentata dal presentare INTRA e dal versare l’IVA entro il 16 del mese successivo giusto?
Ciao Sabrina,
se acquisti vini dal sud africa si tratta di una importazione.
Buonasera Carlotta,
È escluso dal forfetario chi effettua cessioni intracomunitarie di mezzi nuovi , vale anche per cessioni di mezzi nuovi in Italia?
Grazie
La norma vieta le cessioni intra ue, quindi le cessioni con trasferimento da un paese ad un altro. Ritengo che quindi per i mezzi nuovi venduti in italia non dovrebbe sussistere il divieto. Approfondirei la questione, comunque.
Grazie per la domanda Gianfranco!
Buongiorno dottoressa. le scrivo per porle un quesito in merito all’iscrizione Vies e ai modelli Intrastat. Ho appena aperto una partita iva nel regime forfettario dei minimi come giornalista indipendente. Lavoro anche per riviste e business con partita iva in paesi UE (olanda). Devo iscirvermi al Vies o no? Volevo capire se il mio servizio va a rientrare nei servizi culturali in deroga per i regimi forfettari che non devono iscriversi al Vies e nè presentare il modello Intrastat. Grazie ancora. M.
Ciao Manuela,
a me risulta che qualsiasi contribuente in regime forfetario, per esercitare prestazioni intra, debba essere iscritto al Vies.
Buongiorno,
sono libero professionista forfetario,
ho effettuato un servizio per un cliente belga.
Nel momento in cui chiedo i dati per la fatturazione mi dice che non hanno il codice fiscale.
Devo semplicemente ometterlo o c’è qualche altra procedura?
Ringrazio moltissimo in anticipo,
Marco
Ciao Marco, il tuo cliente è un privato o una azienda?
Se è una azienda occorre il numero di p.iva intracomunitaria.
Buona giornata
c.
Buonasera, un soggetto in regime forfettario riceve fatture di servizi sia da fornitore UE che Extra-UE; in tutti e due casi dovrà integrare le fatture ricevute con l’IVA e versarla entro il giorno 16 del mese successivo all’effettuazione dell’operazione.
Riguardo la presentazione del modello INTRASTAT dovrà:
– presentarlo nel caso della fattura ricevuta dal fornitore UE
– non presentarlo nel caso della fattura ricevuta dal fornitore EXTRA-UE
Corretto?
Avendo posto in essere le operazioni di cui sopra con relativo versamento dell’imposta, il dubbio più grosso riguarda gli adempimenti relativi alla presentazione, ancorché contribuente forfettario, di:
– liquidazione periodica iva
– dichiarazione iva
– comunicazione dati fatture (“spesometro”)
Che ne pensa?
Grazie in anticipo per la risposta.
Cordiali saluti
Roberto
Ciao Roberto, se riceve fatture intestate alla sua p.iva e lui è forfetario si, deve integrare l’iva e versarla. L’intrastat sugli acquisti è stato eliminato dal 1 gennaio 2018. non c’è nessun obbligo di liquidazioni iva, dichiarazioni iva o spesometro. Buona serata