[Mi è sempre piaciuto parlare con le persone, anche appena conosciute, sapere come vivono, cosa pensano ed immedesimarmi nelle loro esistenze. Vivo sempre cercando di trovare il lato positivo delle esperienze e cercando di imparare dalle vite degli altri.
E’ per questo che ho deciso di intervistare delle donne libere professioniste che hanno percorso insieme a me il Boutique Business, il percorso ideato da Gioia Gottini per lo sviluppo del proprio business.
Ho deciso di intervistarle per capire come vivono (o hanno vissuto) il loro rapporto con il fisco. Per capire quali sono state o quali sono le loro più grandi paure e quali sono invece le loro conquiste e soddisfazioni.
“Un anno di vita è sempre qualcosa di compiuto. Accadono spesso fatti negativi che mai si ripeteranno uguali. Ma, nel corso della nostra esistenza, quegli stessi fatti che ci hanno ferito, o solo fatto un po’ soffrire, potranno tornare a ripetersi sotto altre forme, in altre situazioni, e se la prima volta abbiamo saputo affrontarli ci faranno soffrire di meno.” – Luisa May Alcott – Piccole Donne]
Come ti chiami?
Maddalena Pisani
Che lavoro fai?
Sono web designer di siti belli e buoni
Hai una partita iva? Se si, da quanto tempo?
Spe .. faccio mente locale.
P.iva vera e propria dal settembre 2006, ma già dal 2002 avevo iniziato a fare i primi lavori con ricevute per prestazioni occasionali.
Mi racconti qualcosa del tuo rapporto con il fisco? Che tipo di storia è?
E’ una conoscenza senza fine, nel senso che con il fisco non si finisce mai di imparare e nella maggior parte dei casi è sempre a proprie spese.
Appena imparo come funziona il regime fiscale in cui mi trovo (prima gestione separata poi p.iva ordinaria), taac … c’è qualcuno che lo cambia.
Devo così ricominciare da capo con il memorizzare ogni quanto pagare l’iva, quando presentare i documenti per la dichiarazione dei redditi, capire come funziona il pagamento dell’INPS (che odio), quali spese scaricare ecc.
Quali sono state o quali sono i tuoi più grandi traguardi o soddisfazioni raggiunte?
La mia più grande soddisfazione, oltre a quella di imbarcarmi nel mondo della libera professione, è stata quella di aprire tutta da solo il mio ufficio di 7 anni fa.
A dicembre 2008 ho deciso: faccio l’ufficio fuori casa (dei miei) per rendermi ancora più visibile sul territorio e online.
Paure, tante, ma ancora più grande era il desiderio di fare un altro passo in più per me e la mia professione.
Quali sono o quali sono state le tue più grandi paure? Come le hai risolte?
Negli ultimi anni la paura generale era quella di non farcela economicamente.
Di non riuscire più a pagare tutte le spese/tasse che si erano presentate ed erano aumentante nel corso degli ultimi anni, anche a causa dei continui cambi di normative.
Dopo circa di 10 anni di web designer, ero davvero stanca, sfinita di dover far quadrare tutti i conti, lavorare sempre al meglio per i miei clienti e cercarne di nuovi.
Avevo perso la voglia e la passione iniziale del mio essere web designer.
Poi ho risolto. Ho conosciuto in rete un gruppo di donne imprenditrici che guarda caso avevano le mie stesse esigenze e ho ricominciato.
Da capo. Prima su di me e poi sul mio business.
Ho fatto il punto della (mia) situazione grazie al lavoro sul personal branding con Gioia Gottini, – perché se fai il tuo lavoro solo perché DEVI, ciaone! -, ho lavorato al mio business plan con Francesca Marano, la bussola che ti indica la strada verso tanti dollaroni (pur sempre pagando tasse e spese), come farli e come controllarli/gestirli ogni mese – perché se lavori SOLO per pagare le spese/tasse, ciaone! – e infine ho fatto scelte diverse, quelle che mi facevano sentire più leggera e stare meglio (di conseguenza fanno stare meglio anche i miei clienti) – perché se proponi un servizio che NON ti piace, ciaone! –
C’è qualche tema particolare o qualche cosa specifica che non sapevi e che hai imparato?
Ogni giorno imparo qualcosa.
Ho imparato a gestire la contabilità della mia attività, capire quali sono le tasse da pagare e le loro scadenze.
Vado di Excel che è una meraviglia.
Ho imparato che se non hai una vera motivazione (o se la perdi) è ora di (ri)trovarla e cambiare strada e che
Lamentarsi non conta, prendersela con il mondo esterno non serve. Trovare un modo per realizzare bene e con soddisfazione quello che fai, sì, quello conta.
Cosa ti sentiresti di suggerire a chi “deve fare il grande passo” di intraprendere una attività imprenditoriale da freelance?
Fai personal branding: cioè capisci bene chi sei, quello che vuoi fare, soprattutto per chi e come vuoi migliorargli la vita.
Fai il tuo business plan.
Da qualche parte, inizia. Non aspettare di essere pronta, di sapere tutto o di avere i soldi. Vai, parti.
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