E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale mercoledì 18 marzo il Decreto “Cura Italia”, decreto legge 17 marzo 2020 numero 18.
Questo decreto prevede le misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza da Covid 19.
Il decreto è suddiviso in cinque titoli, cioè in gruppi di articoli omogenei per argomento.
Il titolo uno riguarda le misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale, il titolo due si occupa delle misure a sostegno del lavoro, il titolo tre di quelle a sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario, il titolo quattro prevede le misure fiscali a sostegno della liquidità delle famiglie e delle imprese e l’ultimo prevede ulteriori disposizioni per fronteggiare l’emergenza.
Il mio obiettivo in questo contesto è trattare gli argomenti che riguardano da vicino imprese e liberi professionisti che esercitano l’attività e che si trovano a dover fronteggiare l’emergenza connessa al Covid 19.
Tralascerò in questo momento volontariamente quelle norme relative sia al servizio sanitario nazionale sia alle misure a sostegno della liquidità, fatti salvi alcuni punti che penso sia necessario affrontare.
Per tutte quelle norme in tema di ammortizzatori sociali e di sostegno per i datori di lavoro con dipendenti la mia indicazione è di far riferimento al vostro consulente del lavoro che vi assisterà in tutte le procedure necessarie.
Toccherò i singoli punti uno per uno e in forma schematica provando a riassumere il più possibile gli interventi previsti e lasciandovi la possibilità di vedere dei piccoli video con le spiegazioni degli interventi.
Indennità ai liberi professionisti e ai lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa
Per tutti liberi professionisti con una partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e a tutti lavoratori che sono titolari di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa e riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari ad euro 600. Per poter fruire di questa indennità è necessario
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Non essere titolare di pensione
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Non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
La richiesta di questa indennità che sarà erogata dall’Inps sarà fatta tramite una domanda apposita.
Congedo e indennità per i lavori dipendenti del settore privato, i lavoratori iscritti alla gestione separata e i lavoratori autonomi.
A partire dal 5 marzo 2020 e per un periodo non superiore a 15 giorni (un periodo continuativo oppure frazionato) e i genitori con figli di età non superiore a 12 anni e possono fruire:
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Se dipendenti di un congedo per il quale viene riconosciuta un’indennità pari al 50% della retribuzione
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Se collaboratori iscritti alla gestione separata inps il congedo è, per ogni giornata indennizzabile, pari al 50% di 1/365 Del reddito utilizzato per calcolare l’indennità di maternità
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Se lavoratori autonomi iscritti all’Inps e il congedo è per ciascuna giornata indennizzabile pari al 50% della retribuzione convenzionale giornaliera stabilita annualmente dalla legge e a seconda della tipologia di lavoro autonomo Svolto
In alternativa alla fruizione di questo congedo è possibile scegliere la corresponsione di un bonus babysitter nel limite massimo di 600 € da utilizzare attraverso il sistema del libretto famiglia.
Per le modalità di richiesta del bonus occorre attendere il comunicato dell’Inps e, in ogni caso, al momento di superamento del limite di spesa previsto l’Inps procederà a rigetto delle domande presentate.
Questo stesso bonus viene riconosciuto anche ai lavoratori autonomi non iscritti all’Inps per i quali si attendono dalle rispettive casse previdenziali le modalità di richiesta e il numero di beneficiari previsti.
Per tutti lavoratori dipendenti appartenenti alla categoria dei medici infermieri tecnici di laboratorio tecnici di radiologia medica operatori sociosanitari il bonus baby sitting è riconosciuto nel limite massimo di 1000€.
Indennità per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione commercianti e artigiani
Per tutti i lavoratori autonomi non iscritti alla gestione separata Inps ma alla gestione Artigiani o Commercianti, è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari ad euro 600.
Anche per questi soggetti per poter fruire di questa indennità è necessario
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Non essere titolari di pensione
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Non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie
La richiesta di questa indennità che sarà erogata dall’Inps va fatto tramite una domanda apposita.
Indennità per tutti liberi professionisti iscritti a cassa di previdenza private diverse dall’Inps
Per tutti voi liberi professionisti non iscritti all’Inps ma alle vostre casse di previdenza private, non verrà riconosciuta l’indennità di 600 € prevista dal decreto cura Italia.
Ciascuna Cassa di previdenza ha preso o prenderà provvedimenti destinati ai propri iscritti.
Qui di seguito vi elenco alcuni link ai provvedimenti presi dalle principali casse.
ENPAM (Medici /Dentisti)
ENPAPI (Infermieri)
ENPAP (Psicologi)
ENPAF (Farmacisti)
CNPADC (Commercialisti)
CASSA FORENSE (Avvocati)
INARCASSA (Ingegneri/Architetti)
CASSA NOTARIATO (Notai)
INPGI (Giornalisti)
Proroga dei termini per i versamenti
Tutti i versamenti dovuti da qualsiasi soggetto e che avevano scadenza il 16 marzo 2020 sono prorogati al 20 marzo 2020.
Quindi, indipendentemente dalla vostra Residenza o sede dell’attività, potete pagare il 20 marzo, venerdì, tutto quello che scadeva lunedì.
Sul mio canale YouTube trovate dei micro video di spiegazione.
Segue…
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