18 Ott 2019

Legge di bilancio 2020: come sopravvivere ai prossimi mesi?

 

In questi giorni sui giornali e in televisione si sente parlare solo ed esclusivamente di Legge di Bilancio 2020.

Sui social circolano notizie più o meno romanzate sui cambiamenti normativi previsti per il 2020, post polemici e violenti nei confronti di una Manovra che attacca i piccoli professionisti e imprenditori.

 

Stamattina leggevo su Linkedin parole davvero pesanti rivolte ad una mia collega commercialista, in risposta ad un suo post di informazione fiscale, accusata di generare inutili stati di panico in chi legge.

 

Una cosa è certa. 

La versione definitiva della Legge di Bilancio ci sarà quando verrà pubblicata in Gazzetta Ufficiale, a fine anno.

 

Ma fino ad allora, come facciamo a gestire (e a sopravvivere a) questi ultimi due mesi dell’anno 2019 nell’attesa della sua pubblicazione?

 

Io per prima in questi giorni nelle stories su Instagram, cerco di illustrare con semplicità e chiarezza le misure fiscali approvate nel decreto fiscale a inizio settimana, oltre a commentare il continuo susseguirsi di annunci politici su interventi, che poi prontamente vengono smentiti, rimodulati, eliminati, ritoccati.

 

Annunciata, ad esempio, e subito smentita la proposta di rendere obbligatorio un conto corrente esclusivamente dedicato all’attività.

 

Ma come funziona l’iter della legge di bilancio?

 

Il decreto fiscale collegato alla manovra 2020 è stato approvato nella notte di lunedì 14 ottobre, salvo intese, quindi salvo possibili modifiche.

Si tratta del decreto fiscale collegato alla legge di bilancio, che è stato poi spedito all’Unione Europea per la sua approvazione.

 

Entro il 30 ottobre andrà presentata ufficialmente la legge di bilancio al Parlamento e infine il testo definitivo dovrà essere essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro il 31 dicembre.

 

La legge di bilancio, poi,  produrrà i suoi effetti a partire da gennaio 2020.

 

 

 

 

La mia comunicazione su questi aspetti non nasce per creare allarmismi, anzi.

Ma allora, perchè ci tengo cosi tanto a raccontarvi la fase dei “lavori in corso” se tanto poi fino alla fine dell’anno non si saprà con certezza di che morte moriremo?

 

Perchè rimango sempre della stessa idea anche in questo caso: più consapevolezza = scelte migliori.

 

Sapere quali potrebbero essere le opzioni sul piatto ci permette di avere il tempo per fare conteggi, valutazioni, simulazioni.

Ci permette di chiedere preventivi, o di modificare i nostri contratti adattandoli alle ipotetiche situazioni che ci troveremo ad affrontare, ecc.

 

La decisione finale la prenderemo a decreto pubblicato, ma almeno ci avremo ragionato sopra e non sarà una decisione dettata solo dall’istinto.

 

 

 

 

 

 

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Carlotta Cabiati

Carlotta Cabiati

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